Quest’opera è stata realizzata nel Novembre del 2023. Un uomo sopra un cumulo di libri tocca col dito la luna. L’artista vuole mettere in evidenza la forza utopica di Gramsci nel ricercare per sè e per gli altri sempre il sapere in ogni condizione. Arrivato a Ustica la sua preoccupazione più grande confidandosi col suo amico Piero Sraffa è quello dell’abbrutimento intellettuale, quindi oltre alla richiesta di libri architetta subito una scuola aperta a tutti in cui lui si occuperà delle materie letterarie e l’altro leader comunista Bordiga di quelle scientifiche.
Lettera n°5 : Ustica, 11 dicembre 1926 : a Piero Sraffa
Scrive infatti all’amico Piero Sraffa: ”Mi preoccupa un po’ il problema della noia, che non potrà essere risolto unicamente dalle passeggiate e dal contatto con gli amici: siamo finora 14 amici, tra i quali Bordiga. Mi rivolgo a te perché mi faccia la cortesia di inviarmi qualche libro. Desidererei avere un buon trattato di economia e di finanza da studiare: un libro fondamentale, che tu potrai scegliere a tuo giudizio. Quando ti sarà possibile mi manderai qualche libro e qualche rivista di cultura generale che riterrai interessante per me. Carissimo amico, tu conosci le mie condizioni famigliari e sai quanto sia difficile per me ricevere libri altro che da qualche amico personale: credi che non avrei osato darti un tale fastidio, se non spinto dalla necessità di risolvere questo problema dell’abbrutimento intellettuale che specialmente mi preoccupa”. Dieci giorni dopo sempre a Sraffa gli fa sapere il progetto di scuola con i confinati: “Siamo ad Ustica in 30 confinati politici: abbiamo già iniziato tutta una serie di corsi, elementari e di cultura generale, per i diversi gruppi di confinati; inizieremo anche delle serie di conferenze. Bordiga dirige la sezione scientifica, io la sezione storico-letteraria”.
This work was realised in November 2023. A man on top of a pile of books touches the moon with his finger. The artist wants to highlight Gramsci ‘s utopian strength in seeking for himself and for others always knowledge in all conditions. When he arrived in Ustica, his greatest concern, confiding in his friend Piero Sraffa, was that of intellectual brutalisation, so in addition to the request for books, he immediately devised a school open to all in which he would take care of literary subjects and the other communist leader Bordiga of scientific ones.
In fact, he wrote to his friend Piero Sraffa: ‘I am a little worried about the problem of boredom, which cannot be solved by walks and contact with friends alone: so far we are 14 friends, including Bordiga. I appeal to you to do me the courtesy of sending me some books. I would like to have a good treatise on economics and finance to study: a fundamental book, which you can choose as you see fit. When you are able, you will send me a few books and some journals on general culture that you consider interesting for me. Dearest friend, you know my family circumstances and you know how difficult it is for me to receive books other than from a few personal friends: do you think I would not have dared bother you so much, if not driven by the need to solve this problem of intellectual brutishness that especially worries me’. Ten days later, again to Sraffa, he let him know about the school project with the internees: ‘We are in Ustica with 30 political internees: we have already started a whole series of courses, elementary and general culture, for the various groups of internees; we will also start a series of conferences. Bordiga runs the scientific section, I run the historical-literary section’.
Lettera n°5 : Ustica, 11 dicembre 1926 : a Piero Sraffa
Ustica, 11 dicembre 1926
Carissimo amico,
sono giunto a Ustica il 7 dicembre, dopo un viaggio alquanto disagiato (come puoi comprendere),ma molto interessante. Sono in ottime condizioni di salute. Ustica sarà per me un soggiorno abbastanza piacevole dal punto di vista dell’esistenza animale, perché il clima è ottimo e posso fare passeggiate saluberrime: per le comodità generali, tu sai che non ho molte pretese e posso vivere con pochissimo. Mi preoccupa un po’ il problema della noia, che non potrà essere risolto unicamente dalle passeggiate e dal contatto con gli amici: siamo finora 14 amici, tra i quali Bordiga. Mi rivolgo a te perché mi faccia la cortesia di inviarmi qualche libro. Desidererei avere un buon trattato di economia e di finanza da studiare: un libro fondamentale, che tu potrai scegliere a tuo giudizio. Quando ti sarà possibile mi manderai qualche libro e qualche rivista di cultura generale che riterrai interessante per me. Carissimo amico, tu conosci le mie condizioni famigliari e sai quanto sia difficile per me ricevere libri altro che da qualche amico personale: credi che non avrei osato darti un tale fastidio, se non spinto dalla necessità di risolvere questo problema dell’abbrutimento intellettuale che specialmente mi preoccupa.
Ti abbraccio affettuosamente
A. GRAMSCI
lettera n° 8 : 21 dicembre 1926 : a Piero Sraffa
Carissimo amico,
ho ricevuto la tua lettera del 13; non ho invece ancora ricevuto i libri che mi annunzi. Ti ringrazio molto cordialmente dell’offerta che mi hai fatto; ho già scritto alla Libreria Sperling e ho fatto una commissione abbastanza vistosa, sicuro di non essere indiscreto, perché conosco tutta la
tua gentilezza. Siamo ad Ustica in 30 confinati politici: abbiamo già iniziato tutta una serie di corsi, elementari e di cultura generale, per i diversi gruppi di confinati; inizieremo anche delle serie di
conferenze. Bordiga dirige la sezione scientifica, io la sezione storico-letteraria; ecco la ragione per cui ho commissionato determinati libri. Speriamo cosí di trascorrere il tempo senza abbrutirci e giovando agli altri amici, che rappresentano tutta la gamma dei partiti e della preparazione culturale. Con me c’è Schiavello e Fiorio di Milano; di massimalisti c’è anche l’ex-deputato Conca di Milano. Di unitari c’è l’avv. Sbaraglini di Perugia e un magnifico tipo di contadino molinellese. Un repubblicano di Massa e 6 anarchici di composizione morale complessa; il resto comunisti, cioè la grande maggioranza. Ci sono 3 o 4 analfabeti o quasi; il resto ha una preparazione diversa, ma con media generale molto bassa. Tutti però sono contenti di avere la scuola, che è frequentata con grande assiduità e diligenza.
La situazione finanziaria è ancora buona: ci danno, a noi confinati politici, 10 lire al giorno; la mazzetta dei coatti comuni a Ustica è di 4 lire al giorno, nelle altre isole talvolta è anche minore, se esistono possibilità di lavoro. Noi abbiamo la facoltà di abitare nelle case private; in sei persone
(io, Bordiga, Conca, lo Sbaraglini e altri due) abitiamo in una casetta per la quale spendiamo 90 lire al mese per ciascuno, tutti i servizi compresi. Contiamo di organizzare una mensa collettiva, in modo da poter soddisfare le necessità di vitto e alloggio con le 10 lire giornaliere della mazzetta. Il vitto naturalmente è pochissimo svariato: non si trovano uova, per esempio, ciò che mi annoia assai perché io non posso fare i pasti abbondanti del tipo marinaro. Il regime al quale siamo soggetti
consiste: nel ritirarsi a casa alle 8 della sera e nel non uscire di casa prima dell’alba; nel non oltrepassare i limiti dell’abitato senza un permesso speciale. L’isola è piccola (8 kmq) con una popolazione di 1600 abitanti, dei quali 600 circa coatti comuni: esiste un solo gruppo di abitazioni.
Il clima è ottimo, non ha fatto freddo finora; ciò non per tanto la posta giunge irregolarmente perché il vaporetto che fa la traversata 4 volte la settimana, non sempre riesce a superare il vento e i marosi. Per giungere a Ustica ho dovuto fare 4 tentativi di traversata, ciò che mi ha stancato piú
della intera traduzione da Roma a Palermo. Sono però rimasto sempre in ottime condizioni di salute, con grande meraviglia dei miei amici, che tutti hanno sofferto piú di me: figurati che sono leggermente ingrassato. In questi giorni però, sia per la stanchezza arretrata, sia per il vitto che non
si confà con le mie abitudini e la mia costituzione, mi sento molto snervato e spossato. Ma spero di acclimatarmi rapidamente e di liquidare definitivamente tutti i mali passati.
Ti scriverò spesso, se ciò ti farà piacere, per illudermi di trovarmi ancora nella tua gradita compagnia. Ti saluto affettuosamente
Antonio
Info sull’autore
Mauro Podda. Nasce a Terralba il 29.07.1959. Mostra subito interesse verso l’arte e in particolare verso il disegno e la pittura. Nel 1983 prende il diploma geometra, ma è l’arte il suo principale interesse così dopo varie esperienze dal 1990 al 1996 lavora per l’emittente NOVA TV di Oristano come grafico, operatore e scenografo. Intanto tra le innumerevoli attività non abbandona la pittura che rimane sempre la sua passione. Fin da giovane, i suoi lavori pittorici spaziano tra surrealismo magico e realismo. Nella mostra 𝘌𝘴𝘴𝘦𝘳𝘦 𝘧𝘢𝘯𝘨𝘰 del 2014 (Arte 52 – Museo del Territorio 𝘚𝘢 𝘊𝘰𝘳𝘰𝘯𝘢 𝘈𝘳𝘳𝘶𝘣𝘪𝘢), dedicata all’alluvione che colpì il terralbese nel 2013, emergono con forza l’attaccamento alla sua terra, ma anche l’impegno e la denuncia sociale. Nel 2019 partecipa alle manifestazioni di Matera Capitale Europea della Cultura e nel 2021, in collaborazione con la CMA di Oristano, realizza l’installazione in ceramica all’ingresso di Villaurbana. E’ autore di svariati murales in diversi paesi dell’Isola. A Gonnosnò dopo il murale del 2007 nel 2022 ne ha realizzati altri 5 tutti aventi come argomento la vita, l’opera e il pensero di Antonio Gramsci e nel 2023 altri 3
About the artist
Mauro Podda. Born in Terralba on 29.07.1959. He immediately showed interest in art and in particular in drawing and painting. In 1983 he graduated as a surveyor, but art was his main interest, so after various experiences from 1990 to 1996 he worked for the broadcaster NOVA TV in Oristano as a graphic designer, operator and set designer. In the meantime, among his countless activities, he did not abandon painting, which has always remained his passion. Since his youth, his pictorial works have ranged between magical surrealism and realism. In the 2014 exhibition 𝘌𝘴𝘴𝘦𝘳𝘦 𝘧𝘢𝘯𝘨𝘰 (Arte 52 – Museo del Territorio 𝘚𝘢 𝘊𝘰𝘳𝘰𝘯𝘢 𝘈𝘳𝘳𝘶𝘣𝘪𝘢), dedicated to the floods that hit the Terralbese region in 2013, his attachment to his land emerges strongly, but also his social commitment and denunciation. In 2019, he participated in the events of Matera European Capital of Culture and in 2021, in collaboration with CMA of Oristano, he realised the ceramic installation at the entrance of Villaurbana. He is the author of several murals in various towns on the island. In Gonnosnò, after the 2007 mural in 2022, he created another 5 murals all on the life, work and thought of Antonio Gramsci and in 2023 another 3.