Opera ispirata dalla Lettera alla madre 15 giugno 1931
Figura essenziale nella formazione etica e intellettuale di Antonio Gramsci è la madre Peppina Marcias. Anche quest’opera è realizzata tra Novembre e Dicembre 2022 e riprende un ritratto fotografico reinterpretandolo. Peppina Marcias si dimostrò, affrontando con grande forza d’animo l’incarceramento del marito, una donna di grande carattere. Dovette assumere decisioni assai gravi e in parte lesive per il suo piccolo patrimonio immobiliare, disfacendosi di un po’ di terra avuta in eredità dai suoi. Aveva così costituito un fondo, sebbene modesto, per sostenere le spese legali e per sopperire, in parte, ai bisogni della famiglia. Nel 1915 con una lontana parente, Nina Corrias, insegnante elementare, rientrata al paese dopo aver lavorato a Roma fu tra le fondatrici del circolo femminile di Ghilarza. Così Antonio Gramsci scrive dal carcere : “Saremmo capaci di fare ciò che ha fatto la mamma trentacinque anni fa? Di porsi lei sola, povera donna, contro una terribile bufera e di salvare sette figli? Certo la sua vita è stata esemplare per noi e ci ha mostrato quanto valga la pertinacia per superare difficoltà che sembravano insuperabili anche a uomini di grande fibra. Ha lavorato per noi tutta la vita, sacrificandosi in modo inaudito, se fosse stata un’altra donna, chissà che fine disastrosa avremmo fatto tutti fin da bambini; forse nessuno di noi oggi sarebbe vivo”.
Antonio Gramsci
Lettera alla madre 15 giugno 1931
Mauro Podda. Nasce a Terralba il 29.07.1959. Mostra subito interesse verso l’arte e in particolare verso il disegno e la pittura. Nel 1983 prende il diploma geometra, ma è l’arte il suo principale interesse così dopo varie esperienze dal 1990 al 1996 lavora per l’emittente NOVA TV di Oristano come grafico, operatore e scenografo. Intanto tra le innumerevoli attività non abbandona la pittura che rimane sempre la sua passione. Fin da giovane, i suoi lavori pittorici spaziano tra surrealismo magico e realismo. Nella mostra 𝘌𝘴𝘴𝘦𝘳𝘦 𝘧𝘢𝘯𝘨𝘰 del 2014 (Arte 52 – Museo del Territorio 𝘚𝘢 𝘊𝘰𝘳𝘰𝘯𝘢 𝘈𝘳𝘳𝘶𝘣𝘪𝘢), dedicata all’alluvione che colpì il terralbese nel 2013, emergono con forza l’attaccamento alla sua terra, ma anche l’impegno e la denuncia sociale. Nel 2019 partecipa alle manifestazioni di Matera Capitale Europea della Cultura e nel 2021, in collaborazione con la CMA di Oristano, realizza l’installazione in ceramica all’ingresso di Villaurbana. E’ autore di svariati murales in diversi paesi dell’Isola. A Gonnosnò dopo il murale del 2007 nel 2022 ne ha realizzati altri 5 tutti aventi come argomento la vita, l’opera e il pensiero di Antonio Gramsci.
Testo di Giuseppe Manias
Video Irio Pusceddu