La nostra storia
In epoca medievale Gonnosnò e Figu appartenevano al Giudicato di Arborea e, assieme ad altre ville, costituivano la curatoria di Parte Usellus.
Dopo il crollo del Giudicato, a seguito della sconfitta degli arborensi nella battaglia di Sanluri del 1409, Gonnosnò, insieme a tutto il territorio del Giudicato, passava sotto il diretto controllo della Corona d’Aragona, che lo infeudava alla famiglia dei Carroz, signori della Contea di Quirra. Nel 1603 la contea fu eretta a marchesato e assegnata in feudo ai Centelles de Riusech, famiglia proveniente dalla cittadina valenzana di Oliva.
In periodo sabaudo (1720-1861) la villa fu ceduta alla famiglia degli Osorio de la Cueva, alla quale venne riscattata, con la fine del regime feudale, nel 1839.
Gonnosnò e in modo particolare Figu è citato nei testi di storia della Sardegna, perché fu il primo paese in cui nel 1678 fu fondato il Monte Granatico. Dal 1859 al 1927 Gonnosnò fece parte del mandamento di Ales nel circondario di Oristano, in provincia di Cagliari. Nel 1928, con r.d. 15 aprile, n.978, divenne con l’ex comune di Figu, frazione di Baressa. Nel 1947, con d. lg.c.p.s. 20 agosto, n.976, venne istituito il Comune di Figu – Gonnosnò che comprendeva i territori appartenenti a questi due comuni prima della loro aggregazione a Baressa. Dal 1964, con l.r. 9 aprile, n.10, il Comune ha assunto la denominazione di Gonnosnò.